Di fondamentale importanza per la diagnostica muscolo-scheletrica sono le lesioni muscolari che possono essere classificate in vario modo anche se la classificazione più utilizzata è quella in gradi in base all’entità del danno muscolare (I-II-III grado) basata sull’entità del danno in relazione alle dimensioni del ventre muscolare; su questo tipo di problematica l’ecografia muscoloscheletrica la fa da padrone perché consente a un operatore esperto e con un macchinario adeguato non solo di individuare la lesione (talvolta di pochi mm) ma anche di valutarne con esattezza la sede e la profondità in modo da consentire al Fisiatra e al Fisioterapista di programmare il protocollo di cura più efficace; inoltre la tecnica ecografica essendo dinamica consente di valutare il muscolo in contrazione permettendo non di rado di evidenziare anche piccole lesioni di difficile individuazione.
Talvolta è importante anche escludere la presenza di una lesione per potere fare una diagnosi corretta e impostare la terapia migliore; potrebbe infatti trattarsi di DOMS (Delayed Muscle Onset Soarness) cioè indolenzimenti muscolari a insorgenza ritardata da sovraccarico oppure semplici contratture; altre volte si deve fare diagnosi differenziale con sofferenze neurogene e anche in questo tipo di problematiche l’ecografia muscolotendinea ha fatto passi da gigante; comunque sia la domanda che lo sportivo (atleta professionista o dilettante ) fa sempre è la seguente:”dottore quanto tempo ci vuole per riprendere l’attività?”
Ebbene è la classica domanda da un milione di dollari anche se spesso conoscendo il paziente ci si avvicina a una corretta prognosi; infatti i fenomeni riparativi hanno tempistiche diverse da individuo a individuo anche in base all’eta’ o a fattori genetici e poi la tempistica del recupero (return to play) dipende anche dal tipo di terapia che si intraprende; a ogni modo l’ecografia consente anche di controllare nel tempo l’evoluzione e la cicatrizzazione di una lesione muscolo-tendinea riducendo pertanto il rischio di recidive e consentendo un ritorno all’attività sportiva più sicuro.